Le frodi in commercio smascherate dall’Agenzia Investigativa.

L’investigatore privato che contrasta le scorrettezze in commercio deve avere la stessa creatività di chi commette le scorrettezze.
L’investigatore privato che contrasta le scorrettezze in commercio
deve avere la stessa creatività di chi commette le scorrettezze.

Il recente caso delle due turiste giapponesi, che nel Ristorante Antico Caffè di Marte a Roma hanno pagato 349 euro + 80 euro di mancia, ha svelato un’ennesima volta quanto sia difficile dimostrare, perseguire e censurare le irregolarità commerciali, ammesso che ce ne sia stata una nel caso di specie.

Infatti, non essendoci stata una contestazione immediata, è molto difficile stabilire chi abbia ragione. Inoltre, essendo stato pagato il conto, significa che, per quanto vertiginosa, la somma pagata non ha recato particolare danno alle turiste.

Altro elemento che fa dubitare della responsabilità del ristoratore è che, in seguito alla vicenda, sono intervenute le Autorità le quali non hanno potuto censurare direttamente l’emissione del maxi-contrino, ma piuttosto hanno commiato qualche multa su altre irregolarità a mo’ di monito.

         Molti adesso gridano alla vergogna nazionale, ma evidentemente non sono stati abbastanza all’estero per sapere che in molti ristoranti stranieri, nemmeno di lusso, basta ordinare un vinello, nemmeno pregiato, per dover pagare centinaia di euro o dollari per un pasto mal cucinato con ingredienti imitati o contraffatti.

         La mia Agenzia Investigativa si occupa da anni di concorrenza sleale, frodi in commercio e slealtà da parte di dipendenti operanti col pubblico, eppure spesso fatico a trovare evidenze di questi comportamenti scorretti. Non c’è limite a fantasia e creatività in questo genere di scorrettezze e spesso i detective dell’Agenzia Investigativa Octopus, per ottenere prove risolutive, devono modulare interventi combinati tra lunghi periodi di stretta sorveglianza e abboccamenti sotto copertura o vere e proprie operazioni d’infiltrazione (molto più elaborate dei semplici interventi “Mistery Client”).

         Il settore commerciale, specie dove circola molto denaro e non c’è possibilità di fidelizzare il cliente, è costantemente frequentato da disonesti che tentano la fortuna. Per non parlare delle grosse aziende in cui le procedure di pagamento, logistica e distribuzione hanno troppi punti deboli, che offrono il fianco a fatture gonfiate o completamente inventate, prodotti mai consegnati se non sulla carta, prodotti contraffatti spacciati per originali, prodotti originali sostituiti dalle loro imitazioni mentre sono giacenti in magazzino, ecc.

         Presso la mia Agenzia Investigativa in passato ho tenuto diversi corsi rivolti a direttori e supervisori commerciali, per conoscere le “occasioni che fanno l’uomo ladro”, perché il contrasto a problematiche di questo tipo sta in gran parte nella prevenzione, che si concretizza sinteticamente nelle seguenti tre semplici regole, sia che si tratti del cliente di un negozietto o ristorantino, sia che si stiano acquistando quintali di merce:

  • Controlli multipli (le turiste avrebbero dovuto prendere accuratamente nota dei prezzi sul menù e incrociarli con quelli sullo scontrino);
  • Ostentazione del proprio livello di attenzione e della propria procedura di verifica (se le turiste avessero chiesto chiarimenti sui prezzi sin dalla consultazione del menù, avrebbero scoraggiato l’eventuale scorrettezza, perché essa trova ispirazione nella distrazione della vittima);

Contestazione immediata (se le turiste avessero contestato immediatamente il conto, magari facendo intervenire le Autorità, adesso sapremmo chi ha ragione e il torto, sia esso uno scontrino gonfiato o una falsa accusa, sarebbe stato riparato).