spesso sbloccano situazioni apparentemente irrisolvibili.
Benjamin Griveaux, fedelissimo di Emmanuel Macron e candidato sindaco di Parigi per il movimento En Marche, come fosse un adolescente qualsiasi o meglio, vista l’età, come fosse un maniaco qualsiasi, invia un suo video mentre si masturba a una ragazza. Seguendo lo stesso tenore adolescenziale, la ragazza gira il video all’artista russo Piotr Pavlensky che lo pubblica su pornopolitique.com.
Benjamin Griveaux si ritira dalle elezioni municipali di Parigi, ma non lo fa in dignitoso silenzio e a testa bassa, come farebbe qualsiasi adolescente o maniaco beccato sul fatto dai detective della mia agenzia investigativa Octopus; il politico da strapazzo deve indignarsi e starnazzare al complotto.
Quel che fa ancor più sorridere sono i colleghi e antagonisti politici di Griveaux (probabilmente tutti preoccupati di veder spalancato anche il loro armadio) che esprimono solidarietà al pipparolo. Nel frattempo l’inquisizione ha inizio: guarda caso, vecchi nodi giudiziari di Piotr Pavlensky vengono improvvisamente al pettine, pertanto l’artista russo viene arrestato per fatti risalenti a un anno prima.
Quando vedo politici posti sulla graticola mediatica per comportamenti censurabili verso di loro non provo alcuna simpatia nel senso etimologico del termine. Piuttosto penso con rabbia a tutte le volte in cui le Autorità hanno fatto spallucce a imprudenti adolescenti colpiti da revenge porn o da stalking mediatico o da altre forme persecutorie on-line, i cui genitori si sono poi dovuti rivolgere alla mia agenzia investigativa e a un avvocato per ottenere giustizia.
Alcune di queste vittime finiscono anche per suicidarsi e gli “ippopotami politici” di Vecchioniana memoria approfittano di fare le loro passerelle ben sapendo che se qualcosa non funziona è colpa loro.
Occupandosi di tutela della famiglia e dei minori, stalking e revenge porn, la mia agenzia investigativa Octopus, deve districarsi tra leggi inadatte alle nuove frontiere tecnologiche e a uffici incapaci di perseguire efficacemente il reato, ma quando il colpito è un politico si assiste a pronti interventi da inquisizione e indegni piagnistei conditi con teorie complottiste.
Penso che se non ci fossero state certe gogne mediatiche, non sapremmo mai da che razza di deficienti o disonesti o entrambi è composta gran parte della nostra classe dirigente e politica.
Quando la Giustizia dei Tribunali non riesce a fare il suo corso è bene che subentri almeno quella karmica. Un po’ come in alcuni casi più difficili di cui si è occupata la mia agenzia investigativa: talvolta gli scheletri emersi dagli armadi sono stati così grossi da facilitare la soluzione dei problemi oltre ogni inerzia istituzionale.