Coi partner violenti dovrebbero essere riscritte le regole della legittima difesa.

La violenza domestica e di genere dovrebbe essere combattuta più seriamente in Italia.
La violenza domestica e di genere dovrebbe essere combattuta più seriamente in Italia.

Da detective privato, la cui agenzia investigativa Octopus si occupa di violenza di genere e separazioni “difficili”, vi dico le tre cose che, secondo me, bisognerebbe fare per salvare almeno quelle donne che lo vogliono, perché, purtroppo, alcune di esse non cooperano alla loro salvezza e sono pressoché impossibili da aiutare.

La prima cosa è l’autosufficienza finanziaria. Tra le clienti della mia agenzia investigativa, coloro le quali hanno risolto meglio il problema del loro compagno violento sono quelle più abbienti o adeguatamente sostenute da parenti e amici. Io stesso, quando mi sono occupato di casi disperati, ho dovuto ospitare donne a rischio femminicidio il tempo necessario per permettere loro di riorganizzarsi.

La mia agenzia investigativa Octopus si occupa da oltre trent’anni di violenza domestica, ma non ho mai visto neppure una proposta legislativa che affronti efficacemente il problema della dipendenza economica vittima-carnefice. Piuttosto che pensare all’immediato sostegno economico alle vittime di violenza si stanziano fondi per corsi di aggiornamento alle Forze dell’Ordine deputate al fenomeno (quando basterebbe un po’ di sensibilità e intelligenza).

La seconda cosa è l’autodifesa. Anche se i servizi sociali, le associazioni femminili, gli amici e i parenti tutti hanno fatto perfettamente il loro dovere, ridando dignità e vita nuova alla donna perseguitata, il suo aguzzino potrebbe sempre rintracciarla. E quando la vittima si ritrova a tu per tu con l’orco che la vuole morta l’unica via d’uscita è quella di abbatterlo, se la fuga è impossibile.

Mentre l’energumeno urla frasi sconnesse e brandisce un’arma, apprestandosi a macellare la sua compagna di una vita, improvvisamente realizzi che le diffide della Questura o i provvedimenti del Giudice non contano nulla. E che, per quanto efficienti, le Forze di Pubblica Sicurezza non hanno il dono del teletrasporto. Conta solamente come ti sei preparata per quel tragico momento. Con preparazione intendo: protezioni antiproiettile e anti-accoltellamento, spray antiaggressione e armi da fuoco.

Protezioni e spray anti-aggressione sono abbastanza facili da ottenere e riducono significativamente il rischio di rimanere uccise. Basta avere la costanza di averli sempre con sé. Mentre invece le armi da fuoco sono tabù in Italia. Viene rilasciato il porto d’arma per difesa personale più facilmente a chi tratta grosse somme di denaro piuttosto che a chi rischia d’essere ammazzato (c’è sempre l’alternativa come il permesso di detenere armi in casa o per uso sportivo). Non è forse un valore inestimabile il riscatto di una povera donna dalla sua vita sfortunata? Detto fra di noi: non sarebbe un valore aggiunto l’incresciosa morte di certi mostri capaci di massacrare la loro intera famiglia per malcontento e rabbia?

Qualche perbenista contrario alle armi da fuoco obbietterà di possibili incidenti. Ma io replico che permettiamo a un piccolo esercito di cacciatori di mietere migliaia di vittime umane in stupidi incidenti, per assecondare la loro turpe predisposizione ad uccidere per gioco bestiole innocenti, e non siamo in grado di tollerare il rischio di ipotetici danni collaterali per scongiurare un femminicidio?

La terza cosa è un’adeguata tutela legale, perché quando la vittima si è, a giusta ragione, difesa esistono una miriade di trappole legislative che potrebbero aggiungere la beffa al danno e che solamente un buon avvocato penalista può evitare. In assenza del proprio Legale alle clienti della mia agenzia investigativa suggerisco assoluto silenzio (giustificato dallo stato di shock) e ricordo spesso il detto: “è meglio un brutto processo che un bel funerale”. Aggiungerei che il processo sia persino meglio di qualche giorno di ricovero in un bel ospedale, perché le vite di certi mostri, da cui ho dovuto proteggere le mie clienti, non valgono tutte insieme neppure la più piccola ferita ingiustamente provocata a una donna indifesa.