Ennio Di Lalla ha ritrovata la sua abitazione occupata dai Rom

L’agenzia investigativa Octopus si occupa di verificare serietà e solvibilità degli inquilini per conto dei loro futuri locatori e negli anni ho investigato su soggetti che non hanno mai pagato un mese di pigione in vita loro.
L’agenzia investigativa Octopus si occupa di verificare serietà e solvibilità degli inquilini per conto dei loro futuri locatori e negli anni ho investigato su soggetti che non hanno mai pagato un mese di pigione in vita loro.

L’ottantaseienne Ennio Di Lalla, dopo essere mancato da casa qualche giorno per alcuni controlli in ospedale, ha ritrovata la sua abitazione nel Quartiere Don Bosco a Roma occupata dai Rom, con tanto di cambio della serratura dell’uscio. Fortunatamente l’anziano signore è stato supportato dai vicini e tempestivamente assistito dall’Avvocato Alessandro Olivieri che è riuscito a velocizzare al massimo la procedura di sgombero. Velocizzare si fa per dire, perché la Giustizia (ma io penso anche i suoi rappresentanti) ha i suoi tempi. E ci hanno messo tre settimane a liberare l’appartamento dagli intrusi.

Probabilmente anche lo scalpore mediatico ha fatto la sua parte, altrimenti non so se il vecchietto avrebbe mai avuto indietro casa sua. La mia agenzia investigativa Octopus si occupa spesso di verificare serietà e solvibilità degli inquilini per conto dei loro futuri locatori e negli anni ho investigato su soggetti che non hanno mai pagato un mese di pigione, occupando immobili per anni o addirittura decenni.

         Quando l’appartamento del Signor Ennio è stato finalmente sgomberato dall’Autorità si è passati dalla Giustizia lenta e inesorabile alla Giustizia grottesca e burocratica, perché l’appartamento non poteva essere restituito all’avente diritto, essendo posto sotto sequestro dall’Autorità giudiziaria. E il povero Ennio ha dovuto aspettare ancora per avere indietro quel che rimaneva del suo appartamento ridotto a una discarica, sebbene il suo avvocato avesse escogitato il brillante espediente di farlo nominare custode giudiziario del suo stesso alloggio.

         Come investigatore privato mi scontro costantemente con la lentezza della Legge e soprattutto dei suoi rappresentanti. So per esperienza diretta che alcune strategie apparentemente efficaci sulla carta per salvare dai loro guai i clienti della mia agenzia investigativa Octopus potrebbero trasformarsi in trappole fatte di burocrazia e di “dura lex, sed lex”. Questo perché i tempi della Legge raramente tengono conto della realtà e non sempre i suoi rappresentanti si sforzano di essere veramente d’aiuto ai cittadini in difficoltà.

         Tra le situazioni più assurde nei rapporti locatore-locatario i detective della mia agenzia investigativa Octopus hanno seguito il caso di un imprudente proprietario il quale aveva affittato il proprio appartamento a due donne, poi rivelatesi due prostitute che ricevevano i clienti nell’alloggio affittato.

         Il proprietario fece presente la situazione alla Polizia, ma gli fu risposto che l’esercizio della prostituzione in Italia non è reato, mentre lui rischiava il favoreggiamento in quanto proprietario dei muri ove si consumavano gli amplessi a pagamento. Fu del tutto inutile, persino, far presente che le prostitute facevano uso di droga e la cedevano abitualmente ai clienti.

La situazione peggiorava di giorno in giorno, senza che nessuna Autorità intervenisse, mentre aumentava anche il numero delle “lavoranti” all’interno dell’appartamento trasformato in lupanare. Ma fu proprio questo dettaglio a fornire la via d’uscita per il cliente della mia agenzia investigativa: una sera i miei detective, preposti alla sorveglianza delle oramai cinque prostitute, mi riferirono che tre di costoro stavano litigando furiosamente per strada e ordinai loro di avvicinarsi abbastanza da ottenere un video con audio della discussione. Il motivo della lite era che l’ultima arrivata non aveva ancora pagato la sua quota per l’uso dell’appartamento alle due affittuarie e il proprietario riuscì a sbarazzarsi del fastidioso bordello per la clausola contrattuale che escludeva il subaffitto.