Quando moriamo diventiamo tutti “Buonanime”; avvocati e… (spero) investigatori privati compresi.

Quando moriamo diventiamo tutti “Buonanime”; avvocati e… (spero) investigatori privati compresi.
Quando moriamo diventiamo tutti “Buonanime”; avvocati e… (spero) investigatori privati compresi.

Quando moriamo diventiamo tutti “Buonanime”; avvocati e… (spero) investigatori privati compresi. Tuttavia, non è così per quella Buonanima dell’Avvocato Niccolò Ghedini e ciò disonora la sinistra rabbiosa anti-berlusconiana e buona parte della magistratura.

         Persino da morto si rinfaccia al grande Avvocato Ghedini di aver difeso come un leone Silvio Berlusconi, utilizzando la FORMA del Processo Penale, che noi del volgo conosciamo come “i cavilli”. Chi accusa l’Avvocato Ghedini d’essere un azzeccagarbugli dimentica che nel Processo Penale la FORMA è SOSTANZA, perché il rito processuale, cioè l’esecuzione formale del Processo, è stato pensato per evitare errori giudiziari e ingiustizie nei limiti umani possibili. Se questo concetto lo capisco persino io (che sono un semplice investigatore privato titolare dell’agenzia investigativa Octopus, abilitata dal 1993 alle indagini penali difensive) com’è possibile che un magistrato o un avvocato (seppur di sinistra) non lo abbia ben chiaro? Secondo me c’è malafede. Oppure ignoranza e non so di cosa avere più paura.

         Tornando all’accusa mossa alla Buonanima dell’Avvocato Ghedini di “attaccarsi” a qualunque cosa nelle passate difese di Silvio Berlusconi: da investigatore privato autorizzato alle indagini penali difensive nell’interesse dei clienti della mia agenzia investigativa Octopus assisto regolarmente a Pubblici Ministeri che hanno una conoscenza del Diritto infinitamente inferiore di quella della Buonanima dell’Avvocato, ma dimostrano la stessa tenacia. Tenacia che si trasforma in cieco accanimento quando non è mediata da sufficiente cultura giuridica e intelligenza.

         Ho visto clienti della mia agenzia investigativa Octopus subire perquisizioni per reati specifici come l’omicidio e vedersi sequestrare quadri di valore appesi alle pareti di casa, che secondo il P.M. erano di dubbia provenienza. Salvo poi scoprire, dopo un ulteriore inutile procedimento giudiziario per ricettazione, che i quadri erano stati regolarmente ereditati.

Nella mia carriera di investigatore privato autorizzato alle indagini penali difensive ho visto avvocati difensori dover affrontare tutti i tre gradi di giudizio per subornazione di testimone prima d’essere scagionati definitivamente, solo per aver osato avere un colloquio informale con il testimone chiave dell’accusa e averne evidenziato la palese inattendibilità.

Ho persino visto avvocati entrare nella “lista nera” dei magistrati perché si sono rifiutati di far ammettere tardivamente prove a carico del loro cliente che il P.M. aveva dimenticato di depositare.

         Di fronte a uno scompenso così evidente tra Accusa e Difesa e in assenza della tanto agognata riforma della Giustizia, l’intelligenza giuridica dell’Avvocato Ghedini e di molti altri avvocati ancora in vita è l’unico freno allo strapotere delle Procure.