Siamo all’ennesima segnalazione di Angela Celentano.

Da investigatore privato avrei suggerito, anziché di affidarsi ai media, di far sorvegliare discretamente la sosia adulta di Angela Celentano per ottenere un campione di DNA
Da investigatore privato avrei suggerito, anziché di affidarsi ai media, di far sorvegliare discretamente la sosia adulta di Angela Celentano per ottenere un campione di DNA

Ogni tanto qualche giornalista fallito (interiormente) con l’aiuto di avvistatori annoiati o confidenti fantasiosi deve accanirsi su improbabili avvistamenti o scenari investigativi di due povere creature scomparse da decenni: Denise Pipitone e Angela Celentano. Ora è toccato a quest’ultima, per lo strazio dei familiari e la gioia degli eterni cacciatori di gloria. Sono cose che mi irritano come essere umano, dotato di un minimo di empatia, e come investigatore privato e titolare dell’agenzia investigativa Octopus di Milano che dal 1980 si occupa di persone scomparse.

Siamo all’ennesima segnalazione di Angela Celentano, scomparsa nel 1996 all’età di 3 anni sul Monte Faito in Campania. Spero che Maria e Catello Celentano, i genitori di Angela, abbiano raggiunto una sana disillusione su queste segnalazioni A giugno dal Messico è arrivata un’informazione, secondo la quale una giovane donna messicana potrebbe essere la piccola Angela cresciuta, per via dell’incredibile rassomiglianza a una sorella della scomparsa e della presenza di un neo sulla schiena. Un’altra coincidenza sarebbe il fatto che i genitori messicani della sosia adulta di Angela avrebbero avuto legami con Vico Equense proprio nel periodo della dolorosa scomparsa.

L’Avvocato Luigi Ferrandino sta vagliando la segnalazione, anche se fare questa verifica nel caos del clamore mediatico non mi sembra il modo migliore di procedere; a meno che usare i giornalisti non sia stato un modo astuto per ottenere i riscontri necessari a costo zero. Talvolta anch’io consiglio simili strategie ai clienti della mia agenzia investigativa Octopus che si trovano in particolari difficoltà finanziarie, mettendoli tuttavia in guardia dal cannibalismo giornalistico e dalle suggestioni collettive.

Nel caso di specie, in prima battuta io avrei consigliato i familiari della bimba scomparsa di far sorvegliare discretamente la sosia adulta di Angela quanto bastava per ottenere un campione sufficiente per la comparazione del DNA (un fazzolettino o una cicca di sigaretta o un bicchiere di plastica gettati via). In un caso di qualche anno fa un collaboratore detective privato di Lodi, incaricato dalla mia agenzia investigativa Octopus, riuscì a ottenere il DNA di un sospettato, chiedendogli di usare il bagno. Molti anni prima, quando avevo appena aperto la mia prima agenzia investigativa Octopus a Bergamo ottenni impronte digitali e DNA di una sospettata facendomi mostrare un percorso stradale su una cartina geografica plastificata.

Il 9 agosto ultimo scorso l’Associazione statunitense Missing Angels Org. della Florida, aveva realizzato, attraverso un sofisticato software age progression, un identikit di come potrebbe essere fisicamente Angela Celentano oggi. Grazie a questa tecnologia è stato possibile ottenere una foto ritenuta estremamente veritiera di Angela ventinovenne. Tuttavia questo genere di fotografie-identikit, a parte una funzione consolatoria al lutto bianco dei familiari, sono più dannose che utili in assenza di nuovi precisi indizi.