La violenza domestica si nutre di indifferenza.

L’agenzia investigativa Octopus si occupa di violenza domestica dal 1988. La salvezza delle vittime dipende dall’empatia di chi le circonda.
L’agenzia investigativa Octopus si occupa di violenza domestica dal 1988. La salvezza delle vittime dipende dall’empatia di chi le circonda.

Purtroppo all’ennesima vittima di violenza domestica rivoltasi l’altro giorno alle Forze dell’Ordine è stato risposto che le minacce devono essere gravi, reiterate e comprovate dalla vittima stessa (con una sorta di indagine giudiziaria fai-da-te?!).

La povera donna ha quindi chiesto aiuto alla mia agenzia investigativa e io, dopo aver incrementato il suo livello di sicurezza attraverso un rigido protocollo di comportamento, l’ho indirizzata nell’Ufficio di Polizia Giudiziaria giusto, ovverossia con persone competenti e desiderose di rendersi utili.

Da uomo mi scoccia ammetterlo, ma gli uffici di Pubblica Sicurezza più adatti in questi casi sono quelli diretti da donne. Non sono irritato per spirito competitivo tra maschi e femmine, ma perché mi sembra così insopportabilmente stupido non riuscire a immedesimarsi nelle difficoltà di una donna maltrattata.

         Oramai abbiamo ampiamente sperimentato che il Codice Rosso, il Telefono Rosa al numero 1522 e tutte le belle parole sprecate sull’emergenza maltrattamenti durante il lockdown da covid-19 sono inutili senza la necessaria sensibilità e voglia di lavorare tra Forze dell’Ordine e Magistratura.

A una cliente della mia agenzia investigativa perseguitata dall’ex-marito fu risposto: “cerchi di resistere, è ancora innamorato. Gli passerà”. Un operatore di pubblica sicurezza o polizia giudiziaria che non è in grado di capire che quello non è amore è un po’ come un Medico oncologo incapace di riconoscere i tumori. E poi ci sorprendiamo se la scia di sangue di donne, di madri e persino di figli invece di diminuire aumenta o addirittura peggiora in efferatezza. La nuova orribile tendenza del maschio delinquente, come dimostra la tragedia dei gemelli Bressi strangolati appena adolescenti dal padre degenere, consiste nell’uccidere la prole per condannare la madre a una sorta di decesso psichico. Questa recente violenza trasversale è ancora più perniciosa, perché, mentre una donna può decidere di non vedere mai più il suo ex-marito per sottrarsi in parte ai rischi di violenza, quest’ultimo ha giustamente diritto di frequentare i figli fino alla prova che possa nuocere loro.

         Una quota di questi casi è ineluttabile, perché imprevedibile. Tuttavia l’agenzia investigativa Octopus ha messo a punto una serie di protocolli preventivi per tutelare le vittime e svolge attività investigative mirate per comprovare la pericolosità della situazione, ma è un’attività complessa e costosa, se lasciata al privato; dovrebbero essere Magistratura e Polizia Giudiziaria ad occuparsene. E quando vi dicono che hanno le mani legate non credeteci, c’è sempre un modo per rendere la vita impossibile a questi orchi. Se ci riescono i detective della mia agenzia investigativa, figuriamoci le Autorità. È solo questione di volontà.