L’omicidio della giovane Saman Abbas è frutto del disinteresse generale.

In casi come quello della giovane Saman Abbas attenzione e tempismo salvano la vita.
In casi come quello della giovane Saman Abbas attenzione e tempismo salvano la vita.

L’omicidio della giovane Saman Abbas è frutto del disinteresse generale per le vittime di femminicidio e di scarsa conoscenza degli aspetti più deteriori dei matrimoni combinati. Se ne sono disinteressati i Servizi Sociali che avrebbero dovuto essere meno superficiali e benpensanti. Se ne sono disinteressati i Carabinieri, cui Saman aveva chiesto ancora aiuto, perché i genitori le avevano sequestrato i documenti, e che non hanno capito la gravità della situazione; non dimentichiamo che proprio in questo periodo Carabinieri più vigili hanno salvato altre quattro ragazze pakistane abitanti a Concesio in bassa Valtrompia, che i genitori minacciavano di far loro fare la stessa fine della povera Saman. E adesso, che la povera Saman è morta, emerge il menefreghismo della peggior specie, quello di tutti coloro che mostrano un finto interesse pur di darsi visibilità o accusare gli avversari politici.

         Da titolare dell’agenzia investigativa Octopus, che si occupa da oltre trent’anni di violenza domestica, stalking, abuso e sottrazione di minorenni, posso affermare che quasi tutti i femminicidi sono frutto di disattenzione e disinteresse, non solo da parte di chi dovrebbe tutelare ma anche da parte delle stesse vittime. Ho sventato il mio primo femminicidio per caso quando ancora ero un semplice collaboratore di agenzia investigativa: la cliente aveva liquidato tutti noi, dicendo che il pericolo era passato, ma io avevo dimenticato una cosa in casa sua ed ero tornato indietro per riprendermela. Da allora pianifico attentamente la prevenzione e non lesino le ore di sorveglianza, perché ho imparato che entrambe le cose salvano vite.

Più recentemente ho ordinato a un detective della mia agenzia investigativa di attendere un’intera notte nell’androne di una povera donna perseguitata dal marito: quell’ordine ha salvato la mia cliente.

         Quando il ricovero in domicili protetti si fa troppo lungo e burocratico, ospito temporaneamente le clienti della mia agenzia investigativa, perché in molti casi simili il tempismo è tutto e purtroppo non è possibile distinguere con certezza le situazioni a rischio da quelle meno preoccupanti.

         Quando le mie clienti, vittime di maltrattamenti familiari, minimizzano e si comportano imprudentemente, io supplisco alla loro incoscienza con la mia strategia, perché so che le vittime familiari sono le peggiori nemiche di loro stesse: tempo fa una cliente della mia agenzia investigativa voleva andare a prendere le sue cose nell’abitazione coniugale occupata dal marito appena lasciato, insistette così fermamente per andarci da sola che dovetti pedinarla: intervenni appena in tempo mentre lui la inseguiva per casa con un grosso coltello da cucina.

         Occupandosi la mia agenzia investigativa Octopus di sottrazione di minori, spesso devo localizzare e recuperare figli sottratti dal genitore straniero. Quando il rapitore è nordafricano o indonesiano di frainteso credo islamico e la persona rapita è una ragazzina, le difficoltà si moltiplicano e il tempismo è fondamentale, perché questa gentaglia, con l’improbabile scusa dell’onore o delle tradizioni familiari o delle osservanze religiose, vende letteralmente la propria figlia allo sposo che offre di più. E quando non possono effettuare la “consegna” si comportano come farebbe un qualsiasi trafficante di droga o di schiavi inferocito. Tutto ciò doveva essere attentamente valutato quando la giovane Saman era ancora viva.