Forse la triste vicenda della povera Saman Abbas ha finalmente una svolta, grazie alla Polizia Penitenziaria.

Da investigatore privato penso che la Polizia Penitenziaria sia stata determinante nel convincere lo zio Danish Hasnain a svelare dov’è il corpo della povera Saman Abbas.
Da investigatore privato penso che la Polizia Penitenziaria sia stata determinante nel convincere lo zio Danish Hasnain a svelare dov’è il corpo della povera Saman Abbas.

Forse la triste vicenda della povera Saman Abbas trucidata dai suoi stessi familiari perché troppo “occideatalizzata” ha subito, finalmente, una svolta. Sembra che quell’assassino di suo zio Danish Hasnain, recluso nel carcere di Reggio Emilia, si sia convinto a collaborare, indicando un casolare diroccato a Novellara dove è stato rinvenuto un cadavere sepolto. Mi sbaglierò, ma il merito di questa svolta alle indagini andrebbe riconosciuto alla Polizia Penitenziaria per aver convinto il criminale a svelare il punto dell’occultamento.

In molte indagini criminalistiche il ruolo della Polizia Penitenziaria è fondamentale, sebbene poco valorizzato e sottaciuto. Questa cosa l’ho imparata durante i miei primi anni come investigatore privato, quando non avevo ancora un’agenzia investigativa tutta mia, ma collaboravo con diverse agenzie investigative di Milano. Un mio amico Ispettore di Polizia mi spiegò che un “Secondino” finisce col conoscere i pregiudicati che ha avuto in custodia meglio delle loro stesse madri. Vabbè il mio amico si espresse in maniera molto più sintetica e colorita; mi disse: “Francé, fammi chiedere ai Secondini che hanno visto sto’ cristiano nudo più spesso di sua mamma…” o qualcosa del genere.

Sta di fatto che mi insegnò a rivolgermi alla Polizia Penitenziaria, compatibilmente col Segreto istruttorio o d’ufficio (essendo io un semplice investigatore privato titolare dell’agenzia Investigazioni Octopus) per raccogliere informazioni che non si trovano neppure nel fascicolo o al terminale.

         In alcuni casi criminalistici trattati dalla mia agenzia investigativa Octopus il parere degli Agenti di Polizia Penitenziaria mi è stato di grande aiuto. In seguito notai che anche molti Avvocati Penalisti e persino Magistrati cercano l’opinione dei Secondini in determinate circostanze.

Da investigatore privato autorizzato alle indagini penali difensive ho assistito Avvocati nella difesa di detenuti innocenti incarcerati ingiustamente, che, posso affermare, non si siano suicidati in carcere grazie alla sensibilità di alcune Guardie Carcerarie.

         Penso che la Polizia Penitenziaria sia sottovalutata nelle indagini criminalistiche, specialmente se i soggetti coinvolti sono grossi pregiudicati ospiti fissi del carcere. La Guardia Penitenziaria non è un semplice custode, finisce per diventare un confessore, l’unico sostegno psicologico e colui che ha conosciuto meglio il vero volto dei detenuti avuti in custodia.