E’ penosamente ridicolo l’accanimento dei nostri politici, quasi tutti assenteisti cronici, su un singolo caso per scopi prettamente propagandistici; su incarico delle rispettive consorti ho “pizzicato” più di un politico a trascorrere con l’amante week-end lunghi, anzi lunghissimi, iniziati giovedì e terminati il martedì successivo.

Se la loro indignazione fosse sincera, approverebbero una legge che permetta, prove alla mano della condotta scorretta, di licenziarli in tronco, così come avviene con tutti gli assenteisti comuni mortali.

L’assenteismo intacca finanziariamente il sistema previdenziale e compromette l’efficienza dell’azienda di cui fa immeritatamente parte (in questo caso il Parlamento). Oltre a ciò il politico assenteista tradisce la Democrazia.