Le vittime raramente ricorrono all’agenzia investigativa, perché erroneamente ritengono di essere sufficientemente assistite dall’Autorità giudiziaria.

Nelle indagini su reati sessuali l’agenzia investigativa autorizzata alle indagini penali difensive, indipendentemente da chi assiste, deve lavorare sui trascorsi sia della vittima che dell’aggressore e tenere a distanza gli approfittatori.
Nelle indagini su reati sessuali l’agenzia investigativa autorizzata alle indagini penali difensive, indipendentemente da chi assiste, deve lavorare sui trascorsi sia della vittima che dell’aggressore e tenere a distanza gli approfittatori.

         Durante una festa da lui stesso organizzata il 10 ottobre scorso presso la Terrazza Sentimento di Milano, Alberto Genovese, fondatore di Facile.it, ha drogato, sequestrato e stuprato una ragazza appena maggiorenne. Dopo il crimine il Genovese ha tentato di cancellare le prove della violenza commessa e di fuggire in Sudamerica con un jet privato senza riuscirvi. Adesso l’imputato piagnucola dal Carcere di San Vittore, dando la colpa del suo comportamento alla tossicodipendenza e chiedendo d’essere aiutato a disintossicarsi, ma ai domiciliari. Mi auguro che il GIP Tommaso Perna convalidi la detenzione preventiva in carcere di Alberto Genovese: più gli imputati sono ricchi e più hanno possibilità di depistare e inquinare.

         Opero come detective privato criminalista da quasi quarant’anni e con la mia agenzia investigativa Octopus mi occupo di indagini penali dal 1993 e non è necessario scomodare tutta la mia esperienza per capire che la richiesta d’aiuto del Genovese per la sua tossicodipendenza è solamente una strategia difensiva suggerita dalla paura del carcere e scevra da qualsiasi pentimento. Il comportamento dell’ex-patron di Facile.it è tipico di molti criminali ricchi che, grazie alla loro condizione agiata, pensano d’essere intoccabili. Infatti, spunta un’altra vittima del Genovese, la quale sarebbe stata stuprata la scorsa estate in Spagna secondo le stesse modalità del crimine più recente.

La mia agenzia investigativa negli anni si è occupata di diverse indagini penali difensive in favore di imputati di violenza sessuale, molto più raramente sono stato incaricato delle indagini nell’interesse delle parti civili, perché c’è l’errata convinzione che le vittime siano sempre sufficientemente tutelate dall’Autorità giudiziaria, ma non è sempre così. Nel caso di Genovese è molto probabile che vi siano molte altre sue vittime che hanno preferito non denunciare e solamente il team di un’agenzia investigativa autorizzata alle indagini penali e concentrata sui diritti della ragazza violentata, riuscirebbe a trovarle tutte per inchiodare il reo alle sue responsabilità.

         Data l’agiatezza dell’imputato, c’è un altro rischio, oltre a quello di non dimostrare abbastanza la sua attitudine allo stupro, permettendogli di usare l’assunzione di droghe da parte di entrambi come attenuante del crimine. Si tratta del rischio che si formi una processione di finte vittime in cerca di ricchi risarcimenti, le quali, se non fermate in tempo fuori dal processo attraverso attente verifiche da parte dell’agenzia investigativa, potrebbero favorire il ragionevole dubbio a vantaggio dell’imputato.