Vedendo il povero (in senso psichico) Jake appagliacciato in quel modo capeggiare l’assalto al Congresso, non ho potuto fare a meno di pensare che anche noi abbiamo i nostri disagiati, inclini a indossare le corna per moda politica, reclamando origini longobarde o celtiche, che, quand’anche ci fossero, deriverebbero dalla conquista e dalla sottomissione dei nostri avi da parte di Alboino e compagnia cantando. Come si possono ammirare i saccheggiatori e schiavisti dei nostri antenati pur di sbarazzarsi della questione meridionale? Com’è possibile trovare ingegneristicamente interessanti le navi normanne, usate per razziare le nostre coste sicule e calabre, e non considerare altrettanto stupefacente la costruzione di cittadine come Scalea, pensata per limitare quelle stesse razzie?
Purtroppo noi italiani tendiamo a non farci valere per quello che siamo e a “venderci” al primo straniero di passaggio. Io ho imparato ad apprezzare ancor di più la mia terra e il mio popolo da quando l’agenzia investigativa Octopus si occupa di recupero di figli sottratti dal coniuge straniero rifugiatosi in patria con la prole rapita. In frangenti simili, ho notato che i nostri magistrati tentano di mantenere la massima equità e considerazione dei minorenni, mentre i magistrati stranieri decidono su basi campanilistiche in barba agli accordi internazionali e all’interesse dei bambini.
E, a proposito di popolazioni del nord Europa che ci hanno tormentato prima e dopo l’Impero Romano, i comportamenti peggiori in fatto di sottrazione di minori, contrastati dalla mia agenzia investigativa Octopus, si verificano proprio per opera di genitori danesi, svedesi e norvegesi. In quelle popolazioni dagli occhi azzurri e dai capelli biondi, il tipo mediterraneo nostrano è molto ambito, tanto che molte donne e uomini dei Paesi Nordici praticano ancora la conquista (in senso romantico del termine), utilizzando i nostri giovani come stalloni o fattrici, esclusivamente per inscurire la pigmentazione della propria progenie. In passato ci fu un periodo di lavoro così intenso di localizzazione ed esfiltrazione di minorenni italiani sottratti e portati nei Paesi Nordici che avevo addirittura pensato di aprire una filiale dell’agenzia investigativa Octopus nel nord Europa.