Mi viene il dubbio che Nello Musumeci non governi la stessa Sicilia, dove i detective della mia agenzia investigativa Octopus devono pedinare in motocicletta senza casco, altrimenti si fanno notare.

Come potranno controllare il green pass sui mezzi pubblici, se otto volte su dieci i sorvegliati dalla mia agenzia investigativa Octopus non pagano (indisturbati) il biglietto?
Come potranno controllare il green pass sui mezzi pubblici, se otto volte su dieci i sorvegliati dalla mia agenzia investigativa Octopus non pagano (indisturbati) il biglietto?

Il green pass e la sua gestione in Italia è la riprova di quanto i nostri politici siano scollati dalla realtà. Addirittura in Sicilia il suo Presidente Regionale Nello Musumeci ha firmato un’ordinanza che vieta l’accesso negli Uffici Pubblici a chi è sprovvisto di green pass. E si che Musumeci è nato a Militello, dovrebbe conoscere l’estroso e disubbidiente suo popolo, ma forse il potere rende tutti un po’ Piemontesi. Immagino già quante deroghe all’ordinanza verranno praticate a parenti, amici e amici di amici. Mi viene persino il dubbio che Musumeci non governi la stessa isola italica da me molto amata e dove posso vantarmi d’avere avuto più d’un avo, dove, quando mando i detective della mia agenzia investigativa Octopus a fare un pedinamento in motocicletta, è meglio che non indossino il casco, altrimenti si fanno notare.

          Un’altra genialata, questa volta del Comitato Tecnico Scientifico, è il green pass sui mezzi pubblici dell’intera Penisola. Personalmente posso parlare soprattutto per Milano, perché ho l’agenzia investigativa Octopus a Milano, ma è capitato in tutte le principali città italiane dove ho lavorato: dovendo pedinare qualcuno che usava i mezzi pubblici, sono stato costretto a fare l’abbonamento per non perdere tempo ad obliterare, perché otto volte su dieci il mio sorvegliato non pagava (indisturbato) il biglietto. Mi riesce difficile pensare che le società italiane dei trasporti pubblici, notoriamente incapaci di controllare il flusso dei viaggiatori a scrocco, riusciranno a verificare il possesso del green pass. Forse sarebbe stato più efficace un intervento tecnico con aria condizionata in grado di preservare l’aria pulita come sugli aerei.

          Infine, chi conta sul green pass, per arginare la diffusione del virus, scorda che il nostro Bel Paese è ricco, oltre che di storia e di cultura, anche di zone fuorilegge. Quando la mia agenzia investigativa Octopus si occupa di indagini criminalistiche, di sicurezza o di prevenzione anticrimine, i detective dell’agenzia investigativa si trovano spesso ad operare in aree periferiche delle nostre città italiane che sono totalmente fuori controllo. Non mancano episodi di cronaca su pattuglie della polizia aggredite dai residenti, perché addentratisi troppo in queste “terre di nessuno”; immaginatevi i controlli del green pass al quartiere Librino di Catania o a Quarto Oggiaro di Milano o al Rione Forcella di Napoli o al quartiere Begato di Genova o allo Zen di Palermo, ecc.

          Evidentemente i tecnici, gli scienziati e soprattutto i politici italiani, che stanno gestendo la crisi pandemica da coronavirus, avrebbero dovuto fare un periodo di gavetta coi detective della mia agenzia investigativa Octopus per scendere dal piedistallo su cui si sono arrampicati per sete di potere.