Mi sa che Greta Thunberg ha ragione quando dice che il Cop26 è solo bla bla bla.

Mi sa che Greta Thunberg ha ragione quando dice che il Cop26 è solo bla bla bla.
Mi sa che Greta Thunberg ha ragione quando dice che il Cop26 è solo bla bla bla.

Mi sa che Greta Thunberg ha ragione quando dice che la Conferenza sul clima delle Nazioni Unite è solo “bla bla bla”. Effettivamente il Cop26 è sembrato, più che uno sforzo a inquinare meno, una gara a rinunciare il meno possibile ai propri stili di vita, dove i paesi così detti avanzati sono stati più inclini a darsi regole rigide solamente perché hanno inquinato di più sino a ieri e sono più organizzati per la transizione.

         Quando per la prima volta (oltre trentacinque anni fa) un’agenzia investigativa di Milano mi inviò in Sudamerica per un’indagine rimasi ammirato da come la popolazione locale circolava su automobili usate, importate dal mercato occidentale, molto vecchie, ma in ottimo stato di manutenzione. Per intenderci sull’aggettivo “vecchie”: nei miei primi pedinamenti, eseguiti come collaboratore di un’agenzia investigativa di Milano, usavo la mitica FIAT 125 che utilizzava “benzina rossa” con addizionato piombo tetraetile.

         Quando poi avevo appena aperto la mia prima agenzia investigativa Octopus a Bergamo fui incaricato di localizzare ed esfiltrare una bambina rapita dal padre e portata in una città del così detto terzo mondo. Rimasi sconvolto da come le strade fossero ingorgate da catorci occidentali super-inquinanti e da come l’aria fosse irrespirabile negli orari di punta. Ebbi la sensazione che quella città fosse diventa la discarica dei veicoli usati invendibili nel mondo industrializzato. Negli anni successivi, quando i clienti affidavano alla mia agenzia investigativa Octopus di Milano indagini in Sudamerica, Africa o Asia, ho dovuto, ahinoi, constatare che il “parco autoveicoli” è progressivamente peggiorato, aumentando di numero e di capacità inquinante.

È facile incolpare i paesi poveri di inquinare troppo, dopo che l’industria automobilistica e i commercianti d’auto, invece di pensare per tempo a soluzioni efficaci per tutti, hanno approfittato della povertà altri per rifilare loro i peggio motori. E così vale per il carbone e qualsiasi altra fonte di energia obsoleta.

         Un’altra cosa che delude è il totale silenzio sul fatto che una delle principali cause di surriscaldamento sono gli allevamenti intensivi e nessuno dei “grandi” del pianeta ha attaccato il mercato della carne, neppure per una questione di mera sopravvivenza, visto che sembra troppo pretendere dai nostri governanti di trovare sbagliato trattare esseri viventi e senzienti come oggetti.

         Ancora oggi, quando investigatori privati degli Stati Uniti o inglesi si appoggiano operativamente alla mia agenzia investigativa Octopus per operazioni investigative in Italia, mi capita di andare a pranzo o a cena con loro. Ed è triste osservare come siano abituati a mangiare bistecca mattina e sera, taluni persino a colazione.