L’amante con cui tradisci il partner deve avere almeno il green pass.

Sino a qualche anno fa, quando un detective privato della mia agenzia investigativa Octopus coglieva in flagrante adulterio un coniuge fedifrago, la domanda classica che mi rivolgeva il cliente o la cliente era se l’amante del partner fosse a rischio di malattie veneree e se i due avessero usato il preservativo. Oggi sempre più clienti dell’agenzia investigativa mi chiedono semplicemente se l’amante con cui vengono traditi abbia o meno il green pass.

Alcuni sostengono che il green pass stia causando delle profonde fratture sociali, tuttavia io penso che le fratture ci siano sempre state e il green pass le stia solamente facendo emergere. Hanno ragione i vegani quando dicono che non c’è nulla di più sbagliato che considerare una vita più importante di un’altra, perché, se lo fai con le specie differenti dalla tua, prima o poi troverai la scusa per farlo con i tuoi simili convincendoti, secondo Orwelliana memoria, di essere più “uguale” di loro.

Ci continuano a ripetere che il green pass serve a tornare alla normalità… a riprendere a fare ciò che facevamo prima della pandemia di coronavirus, ma è proprio ciò che abbiamo fatto fino adesso ad averci condotto nell’attuale situazione epidemiologica.

Quando avevo aperto da pochi anni la mia prima agenzia investigativa Octopus a Bergamo ci furono le prime conseguenze in occidente dell’influenza aviaria. Fu come se Madre Natura ci avvisasse di non approvare il nostro modo di sfruttare i polli per cibarcene: stipati come oggetti in spazi grandi quanto loro stessi e ingrassati contronatura. Tutto quello che avremmo dovuto fare sarebbe stato di smettere di mangiare la carne di pollo o di altri pennuti e invece abbiamo bruciati vivi interi allevamenti infetti per riprendere ad allevare l’infezione da qualche altra parte.

Dal 1986 Madre Natura ci manifesta la sua contrarietà attraverso la encefalopatia spongiforme bovina trasmissibile all’uomo e non abbiamo trovato nulla di meglio che chiamare “mucca pazza” l’orrenda malattia provocata dagli allevatori, sopprimere decine di migliaia di capi infetti seppellendoli vivi e continuare a mangiare bistecche.

Così come l’influenza suina, che dall’inizio del secolo scorso ci fa ammalare e morire, non ha suggerito all’umanità di smettere di schiavizzare brutalmente, abusare e mangiare creature che non meritano così tanta sofferenza per mera soddisfazione dei nostri stomaci; visto che dal punto medico-nutrizionale è stato stabilito che l’unica dieta sana è quella vegana e che i salumi sono particolarmente dannosi all’organismo. Nel 2009-2010 ci sono stati migliaia di contagi di influenza suina con relativi morti nel mondo concentrati, guarda caso, nel continente americano primo consumatore di pancetta. All’epoca avevo aperto da circa sette anni la mia seconda agenzia investigativa Octopus a Milano e, svolgendo molte indagini internazionali, conoscevo molti detective privati statunitensi che si rimpinzavano di carne di maiale, alcuni di essi si ammalarono seriamente.

Ora: pretendere intelligenza dalla nostra specie mi pare troppo, tuttavia spero ancora che il Covid-19 ci insegni a stare al Mondo, altrimenti Madre Natura ci cancellerà inesorabilmente o ci ridurrà in un numero accettabile di stupidi sulla Terra a discapito di qualsiasi vaccino o green pass.