La pandemia di coronavirus non sta fermando gli adulteri e complicherà le cause lavorative per malattia o infortunio.

Ai vari professorini, come Vincenzo De Luca e compagnia bella (anzi brutta), che si pavoneggiano tra un proclama e l’altro, bisognerebbe spiegare che noi umani siamo animali sociali e nessuna pandemia riuscirà a reprimere il nostro desiderio di contatto, anche a costo dell’estinzione.
Ai vari professorini, come Vincenzo De Luca e compagnia bella (anzi brutta), che si pavoneggiano tra un proclama e l’altro, bisognerebbe spiegare che noi umani siamo animali sociali e nessuna pandemia riuscirà a reprimere il nostro desiderio di contatto, anche a costo dell’estinzione.

Il nuovo governo Draghi ha firmato l’ennesimo DPCM e intere regioni cangiano colore tra una polemica e l’altra sui vaccini, ma io, da semplice titolare di agenzia investigativa, so che tutto questo non fermerà gli amanti adulteri.

Durante il primo confinamento del 2020, durato dal 9 marzo al 18 maggio, le persone rivoltesi alla mia agenzia investigativa Octopus per casi di infedeltà matrimoniale non sono affatto diminuite, anzi… E i comportamenti degli adulteri non si sono affatto mitigati, anzi: la casistica si è fatta più varia ed esasperata. Ricordo che durante il primo lockdown un cliente si rivolse alla mia agenzia investigativa Octopus perché sospettava della moglie, nonostante fossero confinati in casa. Prima di rivolgersi a me, il cliente aveva interpellato altri investigatori privati che avevano rifiutato l’incarico, probabilmente considerandolo con qualche rotella fuori posto. Io presi l’incarico (conoscendo il potere del sesso, non do mai nulla per scontato): la donna narcotizzava marito e figli per sgattaiolare tra le braccia del suo amante.

         In numerosi altri casi affrontati durante il lockdown il fedifrago o la fedifraga di turno riceveva il proprio amante in casa fregandosene del contagio anche in presenza di figli minorenni. Tuttavia, a fronte di questi comportamenti irresponsabili, ho trovato ancora più irresponsabile la risposta delle Autorità competenti, che, seppur sollecitate dagli avvocati per cui lavoravo, non hanno ritenuto strettamente indispensabile lasciarmi intervenire per comprovare e sanzionare la rischiosa esposizione dei minorenni. È inutile scrivere che, dopo una lunga carriera dedicata a proteggere i miei clienti a rischio della mia stessa vita, ho rischiato le multe. Del resto sono a capo di un’agenzia investigativa, non di un convento o di un commissariato.

         Se da un lato la pandemia di coronavirus non fermerà le coppie clandestine dall’altro prevedo una recrudescenza delle truffe e degli inganni in materia di tutela sul posto di lavoro per malattie o infortuni. L’INAIL ha giustamente riconosciuto come infortunio sul lavoro il contagio da Covid-19, ma ritengo che questa equa presa di posizione offrirà il fianco a una serie di abusi molto complicati da accertare.

         Anche i vaccini, prodotti da tre differenti case farmaceutiche (Johnson&Johnson, Pfizer-BioNTech e Moderna) e dall’efficacia parziale, produrranno una serie di contenziosi, tra i quali sarà difficile per l’agenzia investigativa distinguere e, ancora peggio, comprovare i ricorsi legittimi da quelli pretestuosi.