Controspionaggio Aziendale: Il caso di Xu Xinyu e il Gruppo Ferretti
Il caso del presunto spionaggio industriale scoppiato all’interno del Gruppo Ferretti ci insegna che la security aziendale è un aspetto di efficienza imprenditoriale da non prendere sotto gamba.

Il caso del presunto spionaggio industriale scoppiato all’interno del Gruppo Ferretti, dove il direttore esecutivo Xu Xinyu ha scoperto d’essere sotto controllo attraverso intercettazioni e pedinamenti, ci insegna che la security aziendale è un aspetto di efficienza imprenditoriale da non prendere sotto gamba.
Ho scritto “presunto spionaggio industriale”, perché, da ciò che ho potuto leggere sui media, da investigatore privato aziendale mi vengono in mente almeno altri due scenari che avrebbero potuto provocare l’incidente; non bisogna dimenticare che la linea di demarcazione tra controspionaggio e spionaggio è molto sottile e così pure quella tra investigazioni aziendali difensive e interferenze illecite nella vita dei dipendenti.
Il fatto che, a seguito di una bonifica ambientale anti-spionaggio sia stata trovata una microspia nell’ufficio dell’alto dirigente, senza aver rilevato anche spyware nei suoi device, ci suggerisce due cose:
O abbiamo a che fare con uno spione un po' âgée e poco aggiornato, nonché inefficiente.
Oppure, per qualche ragione, si mirava esclusivamente ad alcune conversazioni del direttore.
Lo spionaggio aziendale, di cui si occupa la mia agenzia investigativa Octopus, oramai da anni ha sostituito in gran parte le intercettazioni telefoniche e ambientali con quelle elettroniche e informatiche, principalmente per due motivi:
Le comunicazioni da utenza telefonica fissa si sono trasferite in massima parte su rete mobile e su applicazioni di messaggistica.
Ascoltare in diretta o in differita tutto ciò che il proprio target dice al telefono o in riunione è una fatica enorme per lo spione, spesso penalizzata dal fatto che molti discorsi potrebbero essere allusivi e andrebbero integrati da intercettazioni di email e messaggi.
Negli ultimi cinque anni, la quasi totalità dei casi di spionaggio aziendale, smascherati dalla mia agenzia investigativa Octopus, si giocava quasi esclusivamente sull’intercettazione di documenti e chat.
Il caso Ferretti è anomalo anche perché un dirigente che scopre d’essere intercettato e pedinato, se assistito dai detective privati dell’agenzia investigativa Octopus (così come spero da qualsiasi altro mio collega) verrebbe consigliato di stare alla larga dai media e di intraprendere elaborate operazioni di contro sorveglianza e contro informazione.

Le indagini di controspionaggio dell’agenzia investigativa Octopus si basano su tecnologia all’avanguardia, discrezione, contro sorveglianza, contro informazione e non sottovalutazione del fattore umano, che ancor oggi è preponderante nonostante le enormi possibilità tecniche.
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