Putin assomiglia a certi coniugi sorvegliati dalla mia agenzia investigativa Octopus: minacciano a vuoto il partner in attesa d’essere sbriciolati in Tribunale.

Un despota può essere eliminato dal popolo esasperato, ma purtroppo non c’è investigatore privato o avvocato che possa evitare le angherie e l’egoismo di un genitore in fase di separazione.
Un despota può essere eliminato dal popolo esasperato, ma purtroppo non c’è investigatore privato o avvocato che possa evitare le angherie e l’egoismo di un genitore in fase di separazione.

Putin e i suoi accoliti stanno minacciando sempre più insistentemente la bomba atomica. Segno che stanno perdendo la guerra e che il supporto all’Ucraina non era poi una così cattiva idea (salvo poi ritrovarci in un futuro prossimo a bombardare gli ucraini in mano ai nazionalisti neonazisti dei quali sarebbe pericoloso ignorare l’esistenza).

          Purtroppo, bisogna ammettere che esiste una parte del mondo, quella così detta sviluppata, che, passando su milioni di cadaveri, ha raggiunto un certo progresso, soprattutto materiale e militare. Mentre l’altra parte ha cincischiato per secoli con teorie religiose o politiche più dannose che utili e non è in grado neppure di valutare la superiorità militare dell’Occidente. Putin assomiglia a certi coniugi sorvegliati dalla mia agenzia investigativa Octopus: minacciano a vuoto il partner, citando una giurisprudenza bislacca e menzionando avvocatoni di grido che non possono permettersi, senza sapere che gli investigatori privati dell’agenzia investigativa hanno già raccolto prove sufficienti per sbriciolarli in tribunale e che il silenzio degli avvocati avversi è solamente strategia.

          Da quando le guerre si combattono e si vincono soprattutto via aria, l’industria automobilistica è lo specchio degli armamenti di una nazione. E non mi sembra che le automobili russe possano competere con quelle europee o statunitensi. Inoltre, mentre Putin ha problemi di reclutamento delle proprie milizie, l’Occidente sta discutendo oramai da qualche anno se sia moralmente accettabile invadere una nazione nemica utilizzando quasi esclusivamente robot programmati per uccidere.

          Se Dio non rivolgerà il suo sguardo alla Russia (parlo della Russia e dei poveri Russi, da non confondere con Vladimir Putin e i suoi accoliti che se ne possono andare tutti all’inferno), ci sarà la solita escalation che purtroppo conosciamo a memoria: il pazzoide di turno minaccia l’Occidente, interpretando diplomazia e prudenza come segni di debolezza. Quindi si fa sempre più tronfio e aggressivo, sino a quando non commette qualche sbaglio, offrendo il pretesto per essere attaccato seriamente. Abbiamo visto i vari Saddam Hussein, Osama bin Laden e compagnia brutta perdere tutto nell’arco di una stagione, condannando i propri popoli, già duramente provati dalla tirannide, ai peggiori patimenti. Nel caso della Russia, poi, ci sarebbero spartizioni post-belliche così importanti da far scomparire il petrolio dell’Iraq o del Kurdistan.

          I popoli oppressi e martoriati dalle guerre assomigliano un po’ ai figli coinvolti in certe separazioni matrimoniali seguite dalla mia agenzia investigativa Octopus: basta che uno dei due genitori tenga più alle proprie egoistiche ragioni che alla prole e quest’ultima si ritrova a pagare lo scotto più alto. Un despota può essere eliminato dal popolo esasperato, ma purtroppo non c’è investigatore privato o avvocato che possa evitare le angherie e l’egoismo di un genitore in fase di separazione.