Da investigatore privato e titolare dell’agenzia Investigazioni Octopus penso che la scomparsa della piccola Kata sia un esempio di come in Italia le Autorità di Pubblica Sicurezza non siano più in grado di offrire sicurezza ai cittadini

Da investigatore privato che si occupa da 43 anni di persone scomparse e titolare dell’agenzia investigativa Octopus di Cassano d’Adda ravviso il rischio che la scomparsa della piccola Kata si trasformi in una nuova fallimentare e caotica ricerca come quella dei fratellini Ciccio e Tore Pappalardi
Da investigatore privato che si occupa da 43 anni di persone scomparse e titolare dell’agenzia investigativa Octopus di Cassano d’Adda ravviso il rischio che la scomparsa della piccola Kata si trasformi in una nuova fallimentare e caotica ricerca come quella dei fratellini Ciccio e Tore Pappalardi

Da investigatore privato e titolare dell’agenzia Investigazioni Octopus penso che la scomparsa della piccola Kata dall’ex-hotel Astor di Firenze sia un esempio di come in Italia le Autorità di Pubblica Sicurezza non siano più in grado di offrire sicurezza ai cittadini con ragionevole efficienza. E questo non solamente per una loro intrinseca inefficienza, ma anche perché le stesse Forze dell’Ordine sono gravemente zavorrate da leggi troppo permissive sia nella loro emanazione sia nella loro applicazione, per colpa di una politica e una magistratura oramai scollate dai reali bisogni di sicurezza del popolo.

         L’ex-hotel Astor di Firenze occupato abusivamente e controllato da settembre 2022 da malavitosi, che lo gestivano come fosse stato loro, è rimasto per mesi intoccabile, non sgomberabile e immune da qualsiasi perquisizione o intervento delle Forze dell’Ordine sino a quando la scomparsa della piccola Kata e la disperazione di sua madre Katherine Alvarez sono diventati un problema mediatico per chi ci dovrebbe governare. Adesso apprendiamo che l’occupazione, apparentemente avvenuta da parte di povera gente senza casa, è stata immediatamente fagocitata da criminali che affittavano illegalmente stanze e appartamenti agli stessi disperati.

Non posso fare a meno di pensare alle migliaia di italiani, in gran parte fragili e anziani, che, nell’indifferenza dei nostri governanti, da decenni subiscono lo stesso tormento a causa del racket degli appartamenti abusivi nelle case popolari.

         Certe aree occupate da emigranti irregolari stanno diventando intoccabili come i centri sociali negli anni ’80 e ’90. Entrambi trovavano e trovano terreno fertile dall’atteggiamento lassista e tollerante delle Autorità. Molti anni fa gli investigatori privati della mia agenzia investigativa Octopus di Milano rintracciarono una ragazzina scappata da casa all’interno di un centro sociale a Milano; quando chiesi alla Polizia d’intervenire nell’interesse della minorenne, fu tutto un fare spallucce e allargar di braccia, per evitare polveroni politici. Dovetti esfiltrare la ragazzina per conto mio, da investigatore privato, inviando sotto copertura nel centro sociale un detective privato della mia agenzia investigativa Octopus di Milano.

         Tornando all’ex-hotel Astor di Firenze e all’ipotesi di un rapimento della piccola Kata in un’area con prevalenza di sudamericani, un ex-detective privato della mia prima agenzia investigativa Octopus di Treviglio poi entrato in Polizia e assegnato a uno dei primi reparti anti-gang, mi raccontò che le bande latine sono pericolose e ramificate come la mafia, ancorché sottovalutate in Italia.

Tuttavia, da investigatore privato che si occupa da 43 anni di persone scomparse e titolare dell’agenzia investigativa Octopus di Cassano d’Adda ravviso un altro grave rischio e cioè che la scomparsa della piccola Kata si trasformi in una nuova fallimentare e caotica ricerca come quella dei fratellini Ciccio e Tore Pappalardi. Anche allora i giornalisti si accanirono, facendo più confusione che informazione, e gli inquirenti parlarono prematuramente di rapimento, coinvolgendo l’Interpol; praticamente la fotocopia dell’inizio dell’incubo giudiziario di papà Filippo Pappalardi, mentre i suoi due figli giacevano morti per incidente di gioco in una casa abbandonata.