La vicenda di Massimo Segre e Cristina Seymandi mi ha ricordato una cliente della mia agenzia investigativa Octopus.

Le indagini pre-matrimoniali dell’agenzia investigativa servono a chiudere un fidanzamento sbagliato e farsi restituire i regali, non a mettere al corrente tutti dei propri problemi di coppia
Le indagini pre-matrimoniali dell’agenzia investigativa servono a chiudere un fidanzamento sbagliato e farsi restituire i regali, non a mettere al corrente tutti dei propri problemi di coppia

La vicenda del banchiere Massimo Segre, che ha lasciato la fidanzata Cristina Seymandi in diretta web durante la festa per annunciare il loro matrimonio, mi ha ricordato una cliente della mia prima agenzia investigativa Octopus di Treviglio, il cui marito fotografai fare sesso in auto con l’amante, molti anni fa nel periodo delle feste di Natale.

La mia cliente, invece di utilizzare le prove del tradimento per un’equa separazione, scelse l’immagine più esplicita dei due amanti per far stampare una cinquantina di cartoline degli auguri natalizi e spedirle a familiari e conoscenti con una scritta ironico-offensiva sul conto del marito fedifrago.

         La cliente della mia agenzia investigativa Octopus subì un processo. Il marito tentò di denunciare anche me, ma non ebbi noie perché già allora (sebbene la privacy non fosse ancora un’ossessione utile solamente ai burocrati) facevo apporre una dicitura che vietava la diffusione indiscriminata dei report e delle prove video-fotografiche della mia agenzia investigativa.

         Alcuni anni dopo, quando avevo aperto la mia seconda agenzia investigativa Octopus di Milano, un cliente, seppur avvisato di non farlo, diffuse un video della moglie in camporella con l’amante, perdendo il vantaggio della sorpresa in tribunale e beccandosi una denuncia.

         In quest’epoca, in cui tutti videoriprendono e postano tutto, è molto facile che nella mia agenzia investigativa Octopus di Cassano d’Adda capitino clienti irresponsabili che passano dalla parte del torto condividendo video e foto compromettenti del partner che li tradisce.

Oggigiorno l’investigatore privato deve saper prevenire queste leggerezze della clientela e lui stesso deve gestire con cura le prove che ottiene, per non uscire dai termini del mandato ricevuto. Per esempio, se il detective privato sorveglia una persona per questioni di affidamento dei suoi figli è irrilevante ciò che il sorvegliato fa (sesso, droga e rock n’ roll) in assenza di questi, a meno che siano comportamenti che abbiano strascichi quando incontrerà la prole; si pensi a un padre o una madre che bevono alcolici prima di andare a prendere i figli a scuola.

         In alcuni casi le prove raccolte a tutela di un cliente non sono ammesse per accusare la controparte, ma vengono ammesse se utilizzate per difendersi dalle accuse della controparte. Quando si eseguono intercettazioni tra presenti è molto meglio attendere d’usarle per controquerelare chi querela falsamente per diffamazione piuttosto che scoprire immediatamente le carte con la controparte.

Recentemente la mia agenzia investigativa Octopus si è occupata di un assenteista che non rispettava gli orari della visita fiscale per incontrare l’amante. Consigliai il cliente di richiedere una visita fiscale in un giorno della settimana in cui il malato immaginario si vedeva con la donna, perché era abbastanza ripetitivo e (cosa abbastanza rara) le visite in quel distretto sanitario erano pianificabili su richiesta del datore di lavoro. Quando il medico fiscale non trovò a casa l’ammalato e fu chiesto a quest’ultimo dove fosse, lui rispose in pronto soccorso per farsi visitare perché si sentiva particolarmente male. Quando gli fu chiesto il referto del pronto soccorso, rispose che dopo qualche ora di attesa si era stufato ed era tornato a casa nonostante i dolori, arrangiandosi da solo con un antinevralgico. Allora il cliente lo licenziò e, solamente quando l’ex-dipendente ricorse ai sindacati riempiendoli di bugie, il cliente ha tirato fuori il minimo indispensabile delle prove sul suo incontro con l’amante per sbugiardarlo.

         Tornando a Cristina Seymandi e Massimo Segre, mi auguro che quest’ultimo abbia prove inattaccabili delle accuse rivolte pubblicamente all’oramai ex-fidanzata Cristina per difendersi almeno sotto il profilo penale in caso di reazione di lei. Inoltre, anche avendo prove inoppugnabili di ciò che ha detto, Segre avrebbe dovuto usarle per chiudere il suo fidanzamento e farsi restituire i regali dalla Seymandi, non per mettere al corrente tutti dei loro problemi di coppia.