Da investigatore privato sarei curioso di sapere quale localizzatore GPS la donna, assolta in Cassazione, aveva messo sull’automobile del marito.

Da investigatore privato dico sempre ai clienti della mia agenzia Investigazioni Octopus di Cassano d’Adda che in materia d’intercettazioni i benefici devono compensare i rischi.
Da investigatore privato dico sempre ai clienti della mia agenzia Investigazioni Octopus di Cassano d’Adda che in materia d’intercettazioni i benefici devono compensare i rischi.

Una recente sentenza di cassazione ha assolto una donna che aveva messo sull’automobile del marito un localizzatore GPS, dotato anche di microfono per l’ascolto ambientale (da investigatore privato sarei curioso di sapere quale apparecchio ha usato, perché l’audio sui GPS Tracker fa quasi sempre schifo, se non sono device ultra-professionali). Com’è noto una singola sentenza non è Legge, proprio come la rondine per la primavera, specialmente nel nostro Bel Paese.

         Si sprecano le telefonate alla mia agenzia investigativa Octopus di potenziali clienti che, avendo un problema d’infedeltà matrimoniale o aziendale, mi chiedono di intercettare o spiare sullo smartphone il sospetto traditore. A queste telefonate rispondo che è illegale, tuttavia ci sono alcune eccezioni.

         Innanzitutto va precisato che, a parte le intercettazioni tra presenti, pressoché sempre ammesse e legittime per tutti, il coinvolgimento di un investigatore privato e di una agenzia investigativa nelle intercettazioni potrebbe costituire una complicazione e un aggravante. Motivo per il quale io ho sempre suggerito ai clienti della mia agenzia investigativa Octopus di arrangiarsi da soli.

         In secondo luogo va esaminato il motivo per il quale la persona ricorre alle intercettazioni: in caso di abusi su minori o per propria difesa personale è sempre legittimo intercettare.

Una cliente della mia agenzia investigativa Octopus di Milano sospettava che il marito cocainomane scattasse fotografie pedopornografiche al figlio e le vendesse in rete per pagarsi la droga; l’Autorità giudiziaria si avvalse di microtelecamere già piazzate dalla cliente (su mio consiglio) per intervenire in flagranza di reato e nessuno contestò la loro legittimità.

         In materia di autodifesa, ricordo un altro caso, trattato dalla mia agenzia investigativa Octopus di Milano, in cui il marito di una mia cliente cercava di reclutare un killer per uccidere la moglie, nessuno contestò le intercettazioni in auto dell’uomo, né tantomeno le intercettazioni tra presenti quando i miei investigatori privati erano riusciti a infiltrarsi come sicari.

         Spesso si rischia di più nella conservazione e nella diffusione del materiale fono o videoregistrato che nell’intercettazione stessa.

         Stabilito che la legittimità e soprattutto l’ammissibilità delle intercettazioni non autorizzate dal Giudice sono sempre una scommessa giurisprudenziale, rimane un’ultima considerazione che spesso faccio alle e ai clienti della mia agenzia investigativa Octopus di Cassano d’Adda: il gioco deve valere la candela, visto che spesso il rischio d’incriminazione per la prova audio o video illegale non inficia la sua utilità nel procedimento o nello scopo per il quale è stata acquisita.

         Immaginate una signora oramai attempata, che il marito multimilionario tenta di scaricare a costi zero, e che ha solamente le intercettazioni come prova dell’adulterio dell’uomo. Oppure, come spesso capitano nella mia agenzia investigativa Octopus, immaginate donne o anche uomini prostrati dai continui tradimenti coniugali mai dimostrati, perché il fedifrago o la fedifraga ha raffinato negli anni la sua abilità nel coprire le tracce di ciascun suo adulterio e accusa il partner di gelosia pazzoide e visionaria. Una piccola condanna per intercettazioni, probabilmente applicata con la formula condizionale della pena, non varrebbe bene l’assegnazione di un’equa parte del patrimonio del primo o il pubblico sbugiardamento del secondo?