Assenteismo aziendale incrociato: l’ultima frontiera dell’assenteismo aziendale.

Assenteismo aziedale incrociato, cosa è e come riconoscerlo.

Recentemente la mia agenzia investigativa Octopus di Cassano d’Adda si è occupata di un caso di assenteismo aziendale che oserei definire perfetto, come il delitto perfetto; cioè inattaccabile dal punto di vista del licenziamento dei due dipendenti coinvolti.

Infatti, i due, essendo parenti tra loro, hanno ottenuto entrambi un’invalidità attorno al 40% e si sono dichiarati l’uno badante dell’altro e viceversa in base alla Legge 104.

In questo modo i due furbacchioni hanno raddoppiato le loro giornate festive senza toccare le rispettive ferie: quando uno prendeva le ferie, l’altro doveva assisterlo in congedo 104 e viceversa.

La pensata dei due lazzaroni era geniale e apparentemente incontestabile.

Dopo le prime sorveglianze, durante le quali i due osservati in permesso vivevano in simbiosi, dissi all’Amministratore Delegato dell’azienda Cliente della mia agenzia investigativa Octopus di portare pazienza: prima o poi avidità e imprudenza li avrebbero fatti cadere. Infatti, i due hanno osato sempre di più, sino a svolgere attività totalmente separate e incompatibili con il permesso ottenuto.

L’altro giorno sono stati licenziati e l’A.D. dell’azienda mia Cliente mi ha fatto i complimenti, tuttavia, se non avessero commesso errori, tutte le mie abilità da investigatore privato non sarebbero bastate a farli licenziare.

La Legge 104 è una gran cosa: aiuta chi ne ha veramente bisogno.

Tuttavia offre il fianco a uno stuolo di disonesti approfittatori, favoriti dalla giurisprudenza in materia.

Ho trattato un caso simile prima di quello sopra descritto, ma il proprietario dell’azienda, un piccolo artigiano mal consigliato dal suo consulente del lavoro, non mi ha dato ascolto sul “sapere aspettare”, accontentandosi di un risultato frettoloso e insufficiente; adesso ha due licenziamenti impugnati dai rispettivi dipendenti e probabilmente perderà davanti al Giudice del Lavoro.

Del resto, come investigatore privato Octopus posso consigliare la miglior strategia investigativa possibile, ma non sostituirmi ai consulenti legali o al governo delle aziende mie Clienti.

Nel mondo del lavoro vige la legge del più forte, proprio come nella giungla: l’Amministratore Delegato della grossa azienda mia Cliente ha potuto aspettare per ottenere un licenziamento incontestabile, perché era in grado di sopportare meglio i “costi” da assenteismo, mentre per il piccolo artigiano anche solo un dipendente assenteista crea danni enormi e spesso insostenibili.

Per questo motivo la mia agenzia investigativa Octopus ha messo a punto indagini contro l’assenteismo che tengono in particolare conto il rapporto sforzo economico e risultato, ma richiedono particolare pazienza e lungimiranza.

La Legge 104 è una gran cosa: aiuta chi ne ha veramente bisogno. Tuttavia offre il fianco a uno stuolo di disonesti approfittatori da smascherare con le indagini dell’agenzia investigativa Octopus.

La Legge 104 è una gran cosa: aiuta chi ne ha veramente bisogno. Tuttavia offre il fianco a uno stuolo di disonesti approfittatori da smascherare con le indagini dell’agenzia investigativa Octopus.

La cassa malattia per i problemi d’amore.

In questi giorni si parla di un disegno di legge presentato nelle Filippine per concedere un permesso speciale ai dipendenti che stanno attraversando un periodo sentimentale difficile, dovuto alla separazione dalla persona amata.

M’immagino l’investigatore privato filippino che dovrà riferire sulla condizione di single del dipendente in permesso. In Italia, come se non bastassero gli slalom che noi detective privati siamo costretti a fare per provare l’assenteismo aziendale e i congedi parentali o della Legge 104, un simile incarico investigativo sui cuori infranti cozzerebbe con una decina di leggi e regolamenti: dalla Legge sulla Privacy allo Statuto dei Lavoratori, dalla Costituzione alle Leggi antidiscriminatorie.

La mia agenzia investigativa Octopus si occupò di un caso di assenteismo, in cui un dirigente e la sua segretaria si prendevano settimanalmente una giornata di malattia che trascorrevano insieme in Motel. Era il periodo così detto delle “toghe rosse” in materia giuslavoristica e il licenziamento dei due “amanti aziendali” sarebbe stato un vero e proprio terno all’otto. Tuttavia, i vertici aziendali ottennero le dimissioni di entrambi gli assenteisti, più per la loro paura d’essere scoperti dai rispettivi coniugi che per l’effettiva impossibilità d’impugnare i licenziamenti.

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Potrei fare tutta l’ironia possibile sulla proposta di legge filippina, ma oramai molte grosse aziende in tutto il mondo, con un efficiente ufficio del personale, concedono permessi non strettamente legati alle malattie fisiche, per venire incontro alle esigenze di serenità dei dipendenti e prevenire il burnout.

Anche in questo caso, in realtà, la legge del più forte è l’unica a regolare tanta premura nei confronti dei propri dipendenti: le multinazionali possono permettersi il lusso di un welfare aziendale avanzato, ma da neo assunto presso un piccolo artigiano edile prova a chiedergli qualche giorno di permesso perché la fidanzata ti ha lasciato.

Del resto, come investigatore privato abituato ad assistere nelle separazioni e nei divorzi i Clienti della mia agenzia investigativa Octopus, posso confermare che le rotture matrimoniali sono come veri e propri lutti, con l’aggravante di non vedere mai una vera e propria sepoltura, specie in presenza di figli, e di comportare strascichi finanziari-organizzativi senza fine.

In realtà, mi è capitato di sorvegliare dipendenti assenteisti che hanno improvvisamente migliorato la loro produttività e presenza in azienda, proprio a seguito della separazione, poiché hanno trovato nel lavoro una consolazione alle loro sofferenze d’amore.

I permessi dal lavoro per motivi psicologico-sentimentali sono più diffusi di quanto si pensi tra le grosse aziende multinazionali.

I permessi dal lavoro per motivi psicologico-sentimentali sono più diffusi di quanto si pensi tra le grosse aziende multinazionali.

I casi di assenteismo aziendale più difficili da comprovare e sanzionare.

Ci sono assenteisti aziendali furbi e meno furbi, vediamo cosa fanno i più furbi per rendersi pressoché illicenziabili:

  • Lamentano una patologia che non gli precluda una vita normale al di fuori degli orari di visita fiscale.

Il cavallo di battaglia degli assenteisti aziendali negli ultimi anni è l’esaurimento nervoso. Tra questi “esauriti” i più attenti lamentano iperattività e continuo bisogno d’incontrare gente, rendendosi inafferrabili. Mentre i meno furbi sostengono di non avere la forza neppure di alzarsi dal letto e vengono colti in flagrante dagli investigatori privati della mia agenzia investigativa Octopus non appena mettono piede fuori casa.

  • Rispettano gli orari di visita fiscale e, se svolgono una qualche attività lavorativa secondaria al proprio impiego principale, la scelgono in modo che sia:

  • Marginale.

Oramai non si contano le sentenze a favore di lavoratori assenteisti colti dall’investigatore privato a svolgere seconde attività lavorative, che tuttavia i Giudici del Lavoro hanno valutato marginali e del tutto irrilevanti.

  • Compatibile con la patologia lamentata per assentarsi dal lavoro principale.

A parte l’assurda regola secondo cui il datore di lavoro non abbia diritto a conoscere la malattia che causa l’assenza del proprio dipendente; assurdità spesso appianata dallo stesso assenteista che, per rendersi credibile, descrive dettagliatamente il suo malanno a colleghi e superiori.

Tuttavia, non basta svolgere un secondo lavoro in malattia per venire licenziati per giusta causa, questo deve essere incompatibile con la patologia lamentata, poiché, secondo i Giudici del Lavoro ci sono tante attività lavorative non in grado di compromettere la guarigione o addirittura riabilitative e utili alla convalescenza.

  • o invisibile, poiché svolta da casa.

In passato la mia prima agenzia investigativa Octopus di Treviglio ha colto diversi dipendenti assenteisti svolgere in malattia il mestiere più antico del mondo: i miei detective privati collaboratori appostati fuori casa notavano uno strano andirivieni; fermavano un cliente in uscita, chiedendogli indicazioni come se si fossero persi in cerca di svago sessuale; suonavano al campanello dell’assenteista come potenziali clienti e ottenevano conferma della sua seconda attività e un “listino prezzi”, ovviamente evitando di farci sesso.

Talvolta capita ancora oggi e la procedura rimane più o meno invariata, salvo qualche trabocchetto in materia di Privacy.

Tuttavia ai giorni nostri un assenteista potrebbe lavorare online da casa a un’infinità di lavori e rendersi invisibile. Per questo ultimamente le indagini sull’assenteismo aziendale della mia
agenzia Investigazioni Octopus di Cassano d’Adda richiedono l’affiancamento di esperti investigatori del web.

  • Sfruttano i permessi 104 con un familiare invalido al minimo previsto dalla Legge 104 e se lo portano sempre appresso come alibi.

Anche questi furboni cascano nel lungo periodo, perché il familiare invalido si scoccia di fargli da paravento o sta peggio del solito e non può seguirlo.

Smascherai uno di questi furbacchioni che si portava sempre appresso il padre a fare shopping, agli incontri con la fidanzata, come spettatore dei suoi sport preferiti, ecc. grazie a un litigio avvenuto tra i due.

Il mio sorvegliato abbandonò il padre a piedi in mezzo al nulla dopo una furibonda lite e io gli diedi un passaggio, facendomi raccontare tutti i dettagli del loro “accordo”, che utilizzai nelle sorveglianze successive.

Gli assenteisti aziendali rendono difficile il lavoro degli investigatori privati, sfruttando la diffusione del disagio psicologico che caratterizza la nostra epoca.

Gli assenteisti aziendali rendono difficile il lavoro degli investigatori privati, sfruttando la diffusione del disagio psicologico che caratterizza la nostra epoca.