Gli allontanamenti volontari da casa: cosa fare?
Gli allontanamenti di figli minorenni da casa sono spesso l’apice di un disagio che non viene “letto” in tempo e nella sua giusta gravità dai genitori. Alcune considerazioni del detective privato esperto nel rintracciamento di persone scomparse.
Gli allontanamenti di figli minorenni da casa, di cui si occupa la mia agenzia investigativa Octopus di Cassano d’Adda dal 1988, sono spesso l’apice di un disagio che non viene “letto” in tempo e nella sua giusta gravità dai genitori.
Ciò avviene poiché la capacità di cogliere i segnali premonitori di una fuga da casa è direttamente proporzionale all’abilità di leggere il linguaggio del corpo e in questo i genitori sono in netto svantaggio rispetto ai figli.
Questi ultimi, infatti, sono, per così dire, ancora “freschi di studi”, essendosi appena affidati all’interpretazione delle espressioni facciali e delle posture dei loro genitori durante i primi 2 o 3 anni della loro vita.
I genitori, invece, col passare degli anni hanno perso gran parte delle loro abilità d’interpretare il linguaggio del corpo, sostituendole con l’apprendimento del linguaggio parlato. Inoltre, hanno spesso un controllo scarso o nullo sulle loro comunicazioni corporee, specialmente se riferite a una sfera altamente emotiva qual è la discendenza.
Mi sono accorto per la prima volta di questo aspetto verso la fine degli anni ‘80, consultandomi presso la mia agenzia investigativa Octopus di Treviglio con Clienti i cui figli scappavano da casa perché omossessuali o transgender.
All’epoca c’era una molto minore apertura mentale sull’argomento e i genitori, che m’interpellavano come investigatore privato, per quanto si sforzassero di mostrarsi d’ampie vedute sulle scelte e l’orientamento sessuale dei figli, mi inviavano involontariamente continui segnali corporei di disagio, fastidio e, persino, repulsione o disgusto.
Seduto di fronte a loro nella mia agenzia investigativa iniziai a pensare che se questi segnali erano inequivocabili per me sin dai primi minuti della nostra consultazione, figuriamoci quanto forti e chiari dovessero essere stati recepiti dai loro stessi figli, abituati a interpretarli.
Nei casi di giovani familiari a rischio di allontanamento, la lettura tempestiva del linguaggio corporeo può prevenire o impedire la fuga da casa.
Lo stesso capitava con i figli tossicodipendenti: per quanto il genitore si sforzasse di mantenere il controllo non riusciva a non far trapelare profonda delusione e repulsione attraverso il suo linguaggio corporeo, entrambe venivano fortemente recepite dai figli, che si avvitavano sempre di più nei loro comportamenti autodistruttivi.
Non appena aperta la mia prima agenzia investigativa Octopus di Treviglio nel 1988, molti figli venivano risucchiati dall’eroina, devastando intere famiglie.
Da semplice investigatore privato, che ha sorvegliato strettamente e avvicinato sotto copertura moltissimi tossicodipendenti, il mio primo consiglio ai genitori miei Clienti di allora e di oggi è di arrabbiarsi coi figli drogati per recuperarli, piuttosto che compatirli o fargli pesare troppo l’intima delusione provata.
Poiché sono convinto che tolleranza, scarsa considerazione e disprezzo uccidono più della droga; mentre, invece, una giusta collera e una severità inflessibile, oltre a mascherare l’inevitabile delusione, dimostrano ai giovani perduti che contano ancora qualcosa per il familiare furioso.
Ripensando ai miei casi di sorveglianza e rintraccio su giovani tossicodipendenti in 44 anni di investigazioni private, posso dire che, salvo rare cause perse in partenza, quelli che si sono salvati, avevano genitori molto presenti, ma anche molto collerici nell’apprendere dei loro comportamenti autodistruttivi.
Potrei affermare che talvolta era proprio una trovata o ritrovata alta conflittualità genitori e figli a strappare questi ultimi dal tunnel della droga.
Poi, negli anni ’90 fu il turno della cocaina. Servendo i Clienti della mia seconda agenzia investigativa Octopus di Milano, notai i tossicodipendenti differenziarsi in due categorie:
Quelli che riuscivano a conciliare la propria dipendenza con una vita apparentemente normale, mantenendosi a galla socialmente e lavorativamente.
E quelli che sprofondavano negli abissi dell’emarginazione e del degrado a causa di una totale e assoluta dedizione alla sostanza.
Questa distinzione oggigiorno è ancora più netta; tuttavia, in alcuni casi il passaggio dal galleggiamento sociale allo sprofondo è determinato da una fuga da casa del giovane tossicodipendente, dovuta in parte a messaggi corporei di disprezzo o disinteresse che i genitori lanciano involontariamente, seppur sforzandosi d’essere accudenti e comprensivi.
Ho già raccontato di come tra i giovani tossicodipendenti, di cui mi sono occupato nei decenni come investigatore privato, quelli che non ne uscivano e finivano ammazzati dalla droga erano coloro i quali avevano genitori disfunzionali al punto di non accorrere a recuperarli, una volta rintracciati dai detective privati dell’agenzia investigativa Octopus, ma di affidare questo compito direttamente a me o al loro avvocato di famiglia.
I motivi di un allontanamento volontario da casa nella casistica dell’agenzia investigativa Octopus
Gli allontanamenti volontari da casa di un familiare hanno tre principali motivazioni:
Disagio a ricoprire un ruolo o restare all’interno di una famiglia e un forte desiderio di cambiare vita
L’investigatore privato deve fare attenzione quando il familiare allontanatosi prova solamente disagio per la sua condizione, senza desiderio di cambiamento e, quindi, senza aspirazioni né vie di fuga. Poiché un allontanamento senza prospettive, molto probabilmente, si potrebbe concludere in un suicidio.
Tra i familiari, la cui scomparsa o fuga da casa è determinata dal disagio, molti sono giovani transgender in cerca di un loro equilibrio, che la famiglia tende a sottovalutare.
Chi si scopre transgender in età adolescenziale vive lo sviluppo ormonale come un inferno e spesso fugge da casa di fronte a un’assistenza tiepida e distaccata della sua famiglia.
Recentemente alcuni detective privati della mia agenzia investigativa Octopus hanno rintracciato un giovanissimo transgender fuggito da casa, perché i genitori, comprensivi ma ignoranti in materia, lo avevano invitato ad aspettare la maggiore età prima di decidere d’intraprendere un qualsiasi percorso di transizione, come se gli ormoni aspettassero di fare la patente prima di scatenarsi.
Una ricerca di attenzione
Soprattutto in soggetti molto giovani o immaturi la fuga da casa è una sorta di grido d’aiuto o di ripicca in seguito a discussioni. Il detective privato deve intervenire tempestivamente, poiché si tratta di fuggitivi particolarmente disorganizzati e fragili che possono cadere con facilità prede dei pericoli della strada.
Il desiderio/schiavitù di mantenere segreta una doppia vita o di perseverare in una dipendenza
Oggigiorno, con la continua diffusione di nuove droghe chimiche o farmaco derivate, che sono anche sempre più devastanti e perniciose, molte persone insospettabili si trasformano repentinamente in tossicodipendenti gravi, scomparendo da casa per una sorta di pudore; quasi a considerarsi indegni di appartenere a una famiglia per causa dei loro comportamenti.
Il Fentanyl, detto la “droga degli zombie” ha già provocato ingenti disastri negli U.S.A. e in molti altri stati esteri, tra l’indifferenza dell’industria farmaceutica e lo scarso interesse dei governi.
Ebbene, in Italia fentanyl e ossicodone sono ancora scarsamente diffusi, tuttavia penso che sia solo questione di tempo, poiché la mia agenzia Investigazioni Octopus di Cassano d’Adda si sta occupando dei primi casi di tossicodipendenti da ossicodone.Queste nuove droghe, derivate da medicinali, trascinano nel loro tunnel indifferentemente tossicodipendenti cronicizzati in cerca di nuove sensazioni e ignari pazienti curati incautamente con oppiacei.
Durante il secolo scorso la maggior parte dei familiari tossicodipendenti, rintracciati dalla mia agenzia investigativa Octopus di Milano, erano giovani eroinomani fuggiti da casa per potersi continuare a drogare. Recentemente ho rintracciato un padre di famiglia tossicodipendente da ossicodone fuggito da casa, che sua moglie e i suoi figli sospettavano fosse scappato con un’amante; l’ho ritrovato vivere per strada da solo e la sua giustificazione è stata che si vergognava di mostrarsi ai suoi familiari.
Con le nuove droghe, derivate da medicinali, non esiste più un profilo preciso dei tossicodipendenti che sono trasversali per età e condizioni socio-economiche.
La suddivisione dei fuggitivi da casa
Insegno ai detective privati collaboratori della mia agenzia investigativa Octopus a valutare la gravità di un allontanamento volontario da casa in base a quattro fattori:
L’organizzazione o la disorganizzazione del familiare fuggitivo. Quanto più la persona scomparsa ha pianificato la propria fuga, tanto meno il suo allontanamento è preoccupante.
La rete di amicizie. Quanto più amici su cui contare ha il fuggitivo, tanto più è al sicuro nella sua “latitanza”.
Le disponibilità economiche. I familiari allontanatisi con una discreta provvista di soldi, oltre a svelare una certa organizzazione nel loro piano di fuga, hanno minori probabilità di finire per strada e mettersi nei pericoli.
Lo spessore morale e spirituale del fuggitivo. Ai Clienti della mia agenzia investigativa Octopus faccio raccontare in dettaglio la vita del familiare scomparso, per capire se è disposto a delinquere pur di restare fuori casa e per indirizzare le mie ricerche negli ambienti giusti.
L’agenzia investigativa Octopus di Cassano d’Adda si occupa dal 1988 di rintracciamenti di persone scomparse negli ambiti sia familiare sia criminalistico.
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