Come combattere il bullismo con l’aiuto del detective privato

Da investigatore privato che si occupa di abusi su minorenni, negli ultimi anni, nonostante gli sforzi di molti educatori per prevenirlo e contrastarlo, ho assistito a un incremento del bullismo nelle scuole

Da investigatore privato e titolare dell’agenzia investigativa Octopus che si occupa di abusi su minorenni, negli ultimi anni, nonostante gli sforzi di molti educatori per prevenirlo e contrastarlo, ho assistito a un incremento del bullismo nelle scuole. Anche le statistiche riportano di un aumento annuo di circa il 2% degli episodi di bullismo. Ritengo che tale recrudescenza sia dovuta soprattutto al complicarsi del fenomeno attraverso le diverse forme di cyberbullismo.

Prima dell’era digitale il bullismo si manifestava essenzialmente in due forme:

  • Bullismo fisico, consistente in continue aggressioni, dispetti, furti e danneggiamenti a danno della giovane vittima.

  • Bullismo verbale, che può consistere in aggressioni verbali dirette, per fare sentire la vittima a disagio, oppure in persecuzioni calunniose indirette, finalizzate all’isolamento sociale della vittima.

Spesso queste due summenzionate forme di bullismo vengono perpetrate contemporaneamente sulla vittima. Le abbiette motivazioni discriminatorie scatenanti bullismo e cyberbullismo sono sempre le stesse: body shaming, derisione dell’abbigliamento, sessismo, classismo e razzismo.

Oggigiorno al bullismo verbale e fisico, praticato di persona, si è aggiunto quello virtuale, praticato online, estendendo e aggravando il fenomeno.

Il cyberbullismo, infatti, comporta tre aspetti peggiorativi rispetto al “bullismo in presenza” e spesso viene praticato in combinazione con quest’ultimo:

  • Le giovani vittime non si sottraggono ai bulli neppure quando rientrano a casa propria, essendo esposti alla persecuzione 24 ore su 24 di tutti i giorni dell’anno tramite i loro device e social media.

  • Ai bulli “capibanda” (non uso il termine “capibranco” perché gli animali non fanno certe porcherie) si può aggiungere un numero enorme di haters e giovani leoni da tastiera per tartassare le vittime.

  • La diffusione e la condivisione delle aggressioni viene amplificata dalla rete, creando molto più disagio alle vittime.

L’esposizione costante al ludibrio e la sua amplificata diffusione sono fattori che incrementano il rischio suicidio. Infatti, internet e i social media hanno aggravato la situazione talmente tanto da indurre a varare la Legge n. 71 del 29 maggio 2017 contro il cyberbullismo, che in qualche modo ha aumentato l’attenzione verso il fenomeno in generale, anche se non si può dire che l’abbia contrastato efficacemente. Il principale problema nel contrasto al bullismo sta nella lentezza della Giustizia.

La storia di Anna risarcita dalla scuola per mancata vigilanza.

La storia di Anna, alla quale è stato riconosciuto un risarcimento di 60.000 euro da una scuola di Pescara per aver subìto bullismo all’età di 12 anni, non può essere considerata una piena vittoria, ma certamente è un grosso passo avanti nella lotta al triste fenomeno.

All’epoca delle persecuzioni la piccola Anna dovette cambiare scuola, perdendo un anno, e solamente dopo otto anni di causa in tribunale, oramai ventenne, ha ottenuto giustizia.

Ai bambini e ragazzini bullizzati non importa tanto di ricevere un immediato o tardivo indennizzo quanto di vivere serenamente la loro gioventù.

Per ciò la mia agenzia investigativa Octopus, che si occupa di bullismo dal 1988, svolge indagini in cerca di prove efficaci a far cessare immediatamente le condotte persecutorie.

Da investigatore privato non mi limito a ottenere le prove dei reiterati atti di bullismo, ma anche e soprattutto le prove dell’incuria degli adulti vicini al bullo e preposti a correggerlo; quasi sempre gli atti di bullismo cessano quando, prove alla mano, si minacciano di azione legale educatori e genitori del bullo.

Nella mia esperienza di detective privato, e titolare dell’agenzia Investigazioni Octopus, il giovane bullo raramente è autodidatta, quasi sempre prende ispirazione da un familiare adulto e perfeziona il proprio malcostume grazie all’indifferenza dei più grandi.

Nelle indagini per bullismo, inoltre, non è sufficiente provare gli atti persecutori del minorenne e l’incuria di chi dovrebbe vigilare; l’investigatore privato deve anche individuare tra gli adulti, direttamente o indirettamente responsabili delle cattive condotte del minorenne, quelli economicamente più capienti, affinché possano essere minacciati di risarcimento economico e poi trascinati in tribunale.

Spesso i genitori dei bulli sono iperprotettivi nei confronti dei figli e prepotenti a loro volta, solamente toccandoli nel portafoglio si ottiene la loro attenzione.

Infine, non è sufficiente colpire il bullo per vedere cessare i suoi comportamenti. Il bullismo ha dinamiche molto simili alla violenza domestica e allo stalking: una volta denunciato bisogna prevedere da parte del bullo una recrudescenza degli atti persecutori anziché la loro cessazione.

Nella mia esperienza di titolare dell’agenzia Investigativa Octopus di Cassano d’Adda, la recente legge del 2017 contro il cyberbullismo e il bullismo non ha arginato significativamente il fenomeno e la maggior deterrenza rimane nella minaccia di una causa civile di risarcimento.

Come contrastare e far cessare il bullismo.

Premesso che sovente la giovane vittima non rivela la sua drammatica condizione e questa deve essere colta dall’adulto attraverso segnali come improvviso disamoramento per la scuola, disturbi nel sonno e nell’alimentazione o altri indicatori di stress, ecc., vediamo, dunque, cosa suggerisco ai clienti della mia agenzia investigativa Octopus di fare per proteggere un proprio figlio vittima di bullismo:

  • Con l’aiuto di uno psicologo e con tutte le cautele del caso, affrontate l’argomento con vostro figlio bullizzato, registrando il colloquio.

  • Parlate pacatamente ma preoccupati del problema con educatori e parenti del presunto bullo, avendo cura che rimanga traccia scritta della situazione. Ad esempio, chiedendo udienza al Preside via email con anticipazione sull’argomento dell’incontro o utilizzando la chat di classe.

  • Effettuate intercettazioni tra presenti durante tutti gli incontri organizzati tra adulti per discutere il problema. Trascrivete parola per parola ogni conversazione intercorsa sull’argomento e conservatene l’audio originale. È molto importante conservare e utilizzare correttamente le intercettazioni tra presenti, affinché queste abbiano una reale utilità senza creare invalidanti controindicazioni.

  • Ad ogni riunione inerente al problema, trovate un appiglio per far seguire una comunicazione scritta nella quale emergano le vostre preoccupazioni e la reale gravità della situazione.

  • Incaricate l’investigatore privato di accertare e comprovare gli atti di bullismo o cyberbullismo, nel rispetto della Legge sulla Privacy e dei Codici di Procedura Penale e Civile, affinché le evidenze siano utilizzabili in giudizio.

In caso di cyberbullismo chiedete l’intervento della scuola, del Garante della Privacy e dell’Autorità giudiziaria.

Quasi tutti i Clienti della mia agenzia investigativa Octopus hanno ottenuto scarsissima soddisfazione da questi passaggi, tuttavia sono passaggi utili a far cessare la persecuzione in sede stragiudiziale o a successive richieste di risarcimento in sede civile.

  • Chiedete fortemente la punizione del bullo, affinché i suoi comportamenti cessino. Tuttavia, dopo il provvedimento, siate preparati a una recrudescenza delle persecuzioni.

  • Con l’aiuto di un avvocato individuate le oggettive responsabilità legali degli adulti e incaricate l’agenzia investigativa di documentare la loro esatta capienza economica per individuare su chi fare maggior leva e per un’eventuale richiesta di risarcimento.

  • Cercate, in proprio o tramite avvocato, la cessazione immediata degli atti persecutori o procedete nella causa, mettendo in sicurezza il piccolo bullizzato.

Ho notato che in alcuni siti per contrastare il bullismo si suggerisce al bullizzato il comportamento da adottare per sottrarsi alla persecuzione, nulla che un ragazzino maltrattato non sappia pensare da solo nel tentativo di sopravvivere alle angherie.

Piuttosto, ritengo sia fondamentale il ruolo dei familiari e amici adulti della vittima; non appena siete riusciti a ottenere la fiducia e le confessioni della giovane vittima sulla persecuzione subita, mostrate tutto il vostro supporto ed escogitate insieme al bullizzato soluzioni per un miglioramento immediato della situazione. Il bullo è vigliacco e si approfitta dei più deboli, o di chi si sente tale perché scarsamente considerato in famiglia.